Cos'è acquedotto carolino?

Acquedotto Carolino

L'Acquedotto Carolino, noto anche come Acquedotto di Vanvitelli, è un'imponente opera ingegneristica situata in Campania, Italia. Fu costruito nel XVIII secolo per volere del re Carlo di Borbone per rifornire d'acqua la Reggia di Caserta e le sue aree circostanti.

  • Scopo: L'acquedotto fu progettato principalmente per portare acqua dalle sorgenti del monte Taburno (a nord del Matese) alla Reggia di Caserta, fornendo acqua per le fontane, i giardini e le necessità della corte reale.

  • Struttura: L'acquedotto si estende per circa 38 chilometri, attraversando valli, montagne e pianure. La sua caratteristica più notevole è la serie di archi che si ergono nella Valle di Maddaloni. Questi archi, ispirati agli acquedotti romani, raggiungono un'altezza massima di 55,8 metri e sono costituiti da tre ordini sovrapposti, creando uno spettacolo architettonico impressionante.

  • Materiali: La costruzione dell'acquedotto ha impiegato principalmente tufo, una pietra vulcanica locale, e calce.

  • Progettazione e costruzione: Il progetto fu affidato all'architetto Luigi Vanvitelli, da cui prende il nome, che lo realizzò tra il 1753 e il 1762. L'opera fu un'impresa ingegneristica notevole per l'epoca, richiedendo notevoli competenze in topografia, idraulica e costruzione.

  • Patrimonio UNESCO: L'Acquedotto Carolino è parte del sito Patrimonio dell'Umanità UNESCO insieme alla Reggia di Caserta e al Belvedere di San Leucio dal 1997. Questo riconoscimento sottolinea l'importanza storica, architettonica e culturale dell'acquedotto.

  • Significato: L'Acquedotto Carolino non è solo una meraviglia ingegneristica, ma anche un simbolo del potere e della magnificenza del regno borbonico. Rappresenta un importante esempio di architettura idraulica del XVIII secolo ed è un'attrazione turistica significativa.

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